Friday, December 7, 2007

Virtualbox e le finestre indipendenti

Con la versione 1.5.0 di Virtualbox è arrivata una nuova funzione, la Modalità Trasparente ("Seamless mode"); per quello che ho potuto provare funziona solo con Windows come sistema guest (quello virtualizzato) con le Guest Addition installate. Di cosa si tratta? Provate ad immaginare di avere sul vostro desktop del sistema host (la cara vecchia Debian nel mio caso) le finestre del sistema guest usabili in modo indipendente senza il desktop di quest'ultimo...
Per attivare la modalità basta premere il tasto host (di default il tasto control di destra) ed L:

Il risultato sarà qualcosa del genere:

Per tornare alla modalità desktop normale basta ripremere il tasto host e L oppure per aprire il menu di Vistualbox bisogna premere il tasto host e il tasto Home (la freccia verso in alto a sinistra sulle tastiere italiane):


L'utilità sta più nella possibilità di sfruttare le finestre del sistema guest a schermo pieno che altro, essendo, per quanto riguarda dati, risorse e compagnia bella, sempre legati al sistema guest; l'impatto visivo è però notevole!

Friday, November 30, 2007

Bug bug bug... ovvero come rendersi utili

Piccola nota a livello personale... erano anni che non mi capitava di segnalare ufficialmente un bug nel Bugzilla ufficiale di Mozilla; pensate la soddisfazione nel vedere che nel giro di poche ore il bug (in Minefield aka Firefox3) è stato preso in considerazione da chi di dovere (ovvero è passato dallo stato di UNCONFIRMED a quello di NEW) ed è stato proposto il flag di 'blocking' per la relase di Firefox3.
Ma perché ciò è stato possibile? I passi sono questi:
  1. Ho trovato un'anomalia non troppo evidente nella gestione dei bookmarks.
  2. Ho verificato che il problema non fosse già stato segnalato (spesso è la parte più lunga e noiosa della procedura ma va fatta a dovere per evitare lavoro inutile!)
  3. Ho verificato che il problema sia riproducibile e non dipende dalla mia situazione particolare (ci sono vari modi per farlo) o dal sistema operativo.
  4. Ho compilato diligentemente il form di segnalazione nuovo bug per Firefox in tutte le sue parti.
...ed ecco fatto!
Una segnalazione ben fatta serve ad aiutare gli sviluppatori di un progetto a trovare problemi che da soli non trovano ed a creare alla fine un prodotto migliore! Se trovate problemi non pensate "...ma tanto qualcuno lo correggerà..." perché non è detto che qualcuno se ne accorga in primo luogo.
Segnalate, gente, segnalate... ;)

Dimenticavo... se volete sapere qual'è il bug, eccolo qui!

Wednesday, November 21, 2007

Arriva Android!

Ecco il primo video con una presentazione ed una breve demo di Android fatta da Sergey Brin e Steve Horowitz.

Friday, October 12, 2007

La Mafia Russa elimina lo spam...mer!

Uno tra i più attivi spammer mondiali, Alexey Tolstokozhev, è stato trovato morto nella sua lussuosa casa alla periferia di Mosca, ucciso con diversi colpi di pistola e con un proiettile in testa; quest'ultimo, secondo le autorità, pare un chiaro segno della Mafia Russa. Forse ultimamente aveva mandato un po' troppa spam ad indirizzi sbagliati e qualcuno ha deciso che usare filtri bayesiani, blacklist e quant'altro non era una soluzione efficiente al problema? L'ipotesi più plausibile resta comunque quella che la criminalità organizzata vedesse una minaccia nella crescita del giro di affari legati a quel tipo di attività e non gradisse più di tanto la cosa; tant'è che anche nel passato si contano almeno un paio di casi (un'altro in Russia ed un paio nel New Jersey) di spammer uccisi con possibili implicazioni della Mafia Russa.

Sorgenti:
Slashdot
Alex Loonov

Wednesday, July 11, 2007

Driver NVidia su debian con kernel 2.6.2x

Visto l'aggiornamento odierno del kernel in debian testing (o lenny che dir si voglia) mi sono dovuto confrontare con il problema che già avevo avuto nel momento in cui avevo provato ad installare il kernel 2.6.21 da unstable.
In parole povere, il problema è quello che la compilazione del modulo del kernel dei driver nvidia fallisce con il seguente messaggio:

FATAL: modpost: GPL-incompatible module nvidia.ko uses GPL-only symbol ‘paravirt_ops’

La soluzione l'ho trovata girando un po' su Google e finendo su questo sito che offre una versione patchata dello script per installare i driver (tutto secondo i termini GPL, tranquilli...) per varie versioni di kernel e driver (se non avete voglia di leggere tutto sono in fondo alla pagina).

A me ha funzionato senza problemi, quindi spero possa essere di aiuto anche ad altri naviganti!

Aggiornamento ottobre 2007: l'ultima versione di driver nvidia, sia quello ufficiale che quello patchato, con il kernel 2.6.22 di testing lamenta un problema di incompatibilità di versione di gcc tra il kernel ed il modulo! In seguito a ciò, notando che nel repository era arrivato il pacchetto nvidia-glx con l'ultima versione del driver ho provato alla vecchia maniera ("sudo m-a auto-install nvidia" dopo aver installato nvidia-kernel-source) e ha compilato il modulo senza problemi; ho quindi installato il nuovo nvidia-glx e tutto è andato a posto.

P.S. Era più di un mese che non scrivevo!!

Aggiornamento marzo 2008: Con la versione 2.6.24 in testing ho compilato il modulo nvidia senza problemi con il caro vecchio sudo m-a auto-install nvidia
...ma è sparito il supporto per la mia scheda audio (driver snd-cs46xx)!!!. Sto provando a ricompilare con istruzioni e file trovati qua e là; in caso di successo farò un post apposito.

Monday, May 28, 2007

Google Earth vs. MS Virtual Earth: mini-confronto in 3 dimensioni

Per chi non li avesse provati entrambi ho deciso di fare un piccolo confronto tra i due.
Dico subito che non sono due programmi nati per fare la stessa cosa; Google Earth è soprattutto una piattaforma di sviluppo per vari servizi geospaziali che offre tra le varie cose l'integrazione con modelli tridimensionali, mentre Virtual Earth è strettamente legato ai servizi di mappe di live.com e non offre molte altre opzioni; nati con filosofie diverse, sono diverse anche le modalità con cui i modelli tridimensionali delle costruzioni vengono creati: in Google Earth i modelli sono creati quasi esclusivamente a mano con sketchup o qualche altro programma compatibile, mentre alla Microsoft fanno uso di un software che recupera automaticamente le informazioni spaziali delle costruzioni dalle varie inquadrature "a volo d'uccello" effettuate su alcune città, che vengono successivamente solo corrette, ove necessario, a mano. Verrebbe da dire che Google punta sulla qualità e Microsoft sulla quantità; ma non è necessariamente vero.
Andiamo ora con degli screenshot "in parallelo" (a sinistra Google Earth, a destra Virtual Earth):


La zona commerciale di Manhattan


La parte centrale di Manhattan dai pressi del Madison Square Garden


Il centro di San Francisco


Zona residenziale a ovest di San Francisco guardando verso downtown


Il centro di Denver


Se si esclude il caso di Denver e qualche altra cittadina del Colorado di cui Google ha comprato dei modelli da una società locale che si occupava di fare esattamente quello, la differenza, in molte città americane è evidente! Va poi aggiunto il fatto che i modelli di Virtual Earth sono in varie risoluzioni, quindi anche nei casi degli screenshot qui sopra il mio povero pc riusciva ancora a funzionare, e oltretutto i modelli si caricano molto più in fretta raffinandosi via via, mentre i modelli di Google Earth sono solo ad alta risoluzione, con il risultato che oltre ad appesantire tutto quando diventano molti (Denver...) ci mettono anche di più a caricarsi.
Dopo tutte queste considerazioni sembrerebbe che Virtual Earth sia in netto vantaggio ...ma ci sono molte altre cose da considerare:
  1. Portabilità: Google Earth va su Windows, Mac OSX e Linux mentre Virtual Earth per ovvi motivi gira solo su Windows;
  2. Standard: i formati kml e kmz gestiti da Google Earth non sono ufficialmente degli standard ma sono aperti e permettono di fare veramente molte cose che le semplici collezioni online di Virtual Earth neanche si sognano;
  3. Terreno: di tridimensionale non ci sono solo le costruzioni, e quando si va a guardare l'accuratezza nella rappresentazione del terreno i modelli di Google Earth sono spesso e volentieri più precisi e realistici;
  4. Estensibilità: come detto all'inizio, Google Earth è soprattutto una piattaforma di sviluppo per applicazioni geografiche di vario tipo mentre Virtual Earth vuole semplicemente rappresentare la Terra.
Non me la sento di dichiarare un vincitore, in quanto girare per le città con Virtual Earth è una cosa spettacolare (ma richiede quantomeno di riavviare il pc per chi non usa Windows abitualmente), mentre usare Google Earth con un po' dei suoi servizi aggiuntivi (e magari per fare un volo sulla Svizzera tutta in alta risoluzione!) fa perdere molto altro tempo piacevolmente.
L'unico consiglio che vi do quindi è quello di provarli entrambi!

Tuesday, May 8, 2007

Firefox o cosa? I misteri dello userAgent

Non so quanti di voi usino versioni di Firefox che, per vari motivi, risultano chiamarsi con nomi diversi (Iceweasel, Gran Paradiso, Minefield, Bon Echo...); ora, la cosa generalmente non crea grandi problemi, non fosse che buona parte dei servizi di live.com (quello di Mamma Microsoft) eseguano un riconoscimento basato sul fatto che lo userAgent contenga o meno la parola "Firefox" anziché guardare la versione di Gecko (scelta che riterrei un po' più intelligente); risultato: collegandosi a local.live.com viene precluso l'uso delle mappe e spesso e volentieri non si riesce ad accedere ai blog (ovviamente di amici... lungi da me crearne uno!) di Spaces. Una soluzione temporanea esiste, anche se conto prima o poi di riuscire a trovarne una migliore; eccola:
  • aprite "about:config" e cercate il parametro general.useragent.extra.firefox
  • mettete Firefox al posto del nome alternativo (oppure aggiungetelo da qualche parte)
  • boom!
Unico problema è che in quella stringa è presente anche il numero della versione di Firefox che andrà nello userAgent e ho tanta paura che in caso di upgrade, visto che le stringhe personalizzate non vengono toccate, lo userAgent conservi il numero di versione che abbiamo lasciato quando abbiamo personalizzato la stringa.
Aggiornamenti in futuro...

Sunday, May 6, 2007

Ubuntu 7.04 - La vera recensione

Ormai l'hanno recensito un po' tutti, ma visto che ho deciso di provare un'installazione da zero dal cd ufficiale, ecco la mia esperienza nei suoi lati positivi e negativi.

Pre-installazione

Il cd live è molto utile per verificare il corretto funzionamento dell'hardware prima di installare il sistema; tutto sembrava funzionare correttamente quindi dopo aver cliccato un po' in giro ho deciso di passare direttamente all'installazione.

Installazione
Semplice come ci si aspetta: si sceglie la lingua per l'installazione, si configurano le partizioni (il che, vista la situazione dei miei dischi ha richiesto un po' di attenzione) con i rispettivi punti di mount, si aspetta la copia del sistema, si crea un utente e volendo si sceglie qualche opzione in più (nel mio caso ho scelto dove installare grub); si riavvia e tutto è fatto.

Problemi post-installazione
...e qui iniziano i dolori!
  1. Al primo riavvio fsck lamenta qualche problema nella partizione di root (era già successo a me e ad altri in precedenti installazioni di alpha e beta di Feisty) a proposito dell'ultima data di mount assente, esegue una scansione e poi riavvia tutto senza troppe spiegazioni. Al riavvio è tutto ok, ma mi chiedo perché questo bug sia arrivato sino a qui e se è un problema mio vista la "geometria" un po' particolare del disco; l'unica cosa che mi viene in mente è che possa dipendere dall'installazione di grub nella partizione di root anziché nell'mbr.
  2. Prima di iniziare l'installazione avevo giocato un po' con le preferenze, in particolare con il programmino "Effetti Desktop" di cui ho già parlato. Bello il fatto che proponga da solo di installare i driver nvidia e che l'altro programmino "Gestore driver con restrizioni" si preoccupi di configurare Xorg per i driver nvidia; peccato che il programma di installazione copi nel nuovo sistema la configurazione attuale ma NON i pacchetti installati nel frattempo. Questo significa che al primo riavvio del sistema installato (dopo i problemi con la partizione di root) Xorg cerchi i driver nvidia che NON sono installati e si ferma in riga di comando, lasciando i meno esperti nella confusione più totale. Niente che un sudo apt-get install nvidia-glx ed un reboot non possano risolvere, ma devo dire che la cosa mi ha un po' sorpreso.
  3. Il solito problema delle due schede audio che all'avvio vengono selezionate un po' a random dovrei averlo risolto, dopo l'illuminazione con la Mandriva, aggiungendo la riga options snd-via82xx index=1 alla fine di /etc/modprobe.d/alsa-base.
Configurazioni varie

Prima cosa che ho provato? Ovviamente compiz! ...ma ho avuto ancora problemi!! Nelle mie precedenti avventure con il mix Feisty-compiz avevo il problema che non mi "funzionava" una delle maggiori caratteristiche, ovvero il cubo! Fin quando non ho installato gnome-compiz-manager non avevo la minima idea di cosa potesse essere, salvo scoprire che l'impostazione di default era per un "cubo" ad UNA faccia, quindi un solo desktop e nulla che ruota (e pager con un solo rettangolino che crea una certa confusione!); fiducioso dell'installazione fresca, clicco sul pulsantone "Abilita effetti desktop" e cosa ottengo? Finestre che sballonzolano ma NESSUN CUBO! Una volta installato il suddetto pacchetto e riconfigurato un po' tutto va a posto, ma mi chiedo insistemente se certe cose capitino solo a me o se veramente nessuno si sia accorto di cose così basilari, anche perché non penso che un problema del genere possa dipendere dal precedente problema in fase di installazione...
Ma andiamo avanti.
Le partizioni ntfs vengono ovviamente montate in sola lettura e già mi stavo preparando alla classica trafila di installare fuse, ntfs-3g e modificare a mano /etc/fstab quando per sicurezza sono tornato a guardarmi la guida della community (quella in inglese, ovviamente) e guardando questa pagina ho scoperto l'esistenza di ntfs-config; un programmino che una volta installato (si porta dietro come dipendenze proprio fuse ed ntfs-3g), con un clic del mouse configura fuse, ntfs-3g e /etc/fstab abilitando il supporto in scrittura su tutte le partizioni ntfs montate.
La rete si era configurata da sola via dhcp, ma l'ho riconfigurata a mano senza incontrare problemi.
Ho poi provato ad aggiungere la stampante di rete con due impressioni contrastanti: prima mi sono sorpreso di vedere la stampante rilevata automaticamente in una manciata di secondi (mi era successo solo una volta con non mi ricordo quale distribuzione più o meno esotica) ma in seguito mi sono sorpreso dell'assenza del driver specifico (che ho poi scoperto essere presente nel pacchetto - da scaricare - openprinting-ppds-extra) e ho dovuto usare il driver generico PCL5e.
Provando ad aprire un file mp3 con totem si lamenta dell'assenza dei codec ma con un paio di clic installa tutto il necessario e lo stesso dicasi per i codec video. Non vengono installati per i soliti problemi di legalità i codec di windows, ma la nuova versione di ffmpeg sembra funzionare meglio di come ricordavo e ho finora provato ad aprire di tutto senza bisogno del famigerato win32codecs!

Conclusioni
Non fosse per quel paio di bug ricorrenti, per la conferma dei quali però avrei bisogno di un pc libero su cui riprovare l'installazione in modo un po' più semplice, l'impressione sarebbe quella di un sistema incredibilmente solido, versatile e "pronto all'uso"; nonostante la semplicità di installazione resto però convinto che la presenza di un esperto per i meno tecnici almeno all'inizio sia consigliata, non tanto perché non sia semplice l'installazione, quanto per l'infinità di problemi di compatibilità e non solo che si possono presentare in quei sistemi non pensati per far girare linux (tipico esempio sono i chipset SiS con cui per fortuna non ho niente a che fare).

Wednesday, May 2, 2007

Dell sceglie Ubuntu

Dopo mesi di tira e molla e di anticipazioni non sempre convincenti la notizia è diventata ufficiale: Dell venderà pc con linux preinstallato; e la scelta è ricaduta su Ubuntu. Sui vari siti IT-centrici (OSNews.com, slashdot, Cnet, ...) i commenti e le posizioni più o meno ideologiche sembrano essere positivi, ma al di là di tutto ciò c'è una cosa che mi sta a cuore e che sperabilmente verrà rinforzata da questa nuova partnership: sto parlando della compatibilità! È molto probabile che le versioni di Ubuntu Feisty installate includeranno un certo numero di driver proprietari per funzionare a dovere, ma la speranza è che man mano questi vadano a diminuire e/o che il numero di periferiche ufficialmente compatibili (ovvero i driver ad esse associati) inizino ad aumentare, permettendo una vita più semplice non solo ad Ubuntu, ma a tutte le distribuzioni di Linux e a tutti quegli Utenti che si divertono a provare e sperimentare.

Monday, April 23, 2007

Mandriva 2007.1 - Un pinguino fa primavera?

Dopo averla provata con virtualbox ecco la nuova Mandriva 2007.1 "Spring" in versione "One / GNOME" pronta ad un test-drive sul sistema vero e proprio!

Installazione

Il cd parte con un sistema completo dopo aver scelto lingua, fuso orario, tastiera e tipo di effetti 3d (con tanto di driver proprietari caricati al volo); doppio clic sull'icona "Installa Live", scelta delle partizioni e dei punti di mount, copia dei file, scelta del bootloader, riavvio, configurazione della scheda di rete, scelta pasword di root, creazione utente ...e il sistema è installato in dieci minuti scarsi!

Prime impressioni
Funziona tutto! La scheda audio va già a 4 canali senza andare a modificare a mano le impostazioni di alsa, risoluzioni video individuate correttamente (come sempre qualche incomprensione con le frequenze, ma gli ultimi driver nvidia fanno sempre questo scherzo), gli mp3 suonano, compiz va egregiamente...

Mano a mano
Ovviamente non è tutto rose e fiori ed un paio di aggiustamenti a manina li ho fatti anch'io, ma nulla di drastico, e soprattutto meno di quanto avrei creduto. Senza sorprese lo schermo è stato impostato a 1600x1200 (come sempre, appena un tool di configurazione automatico rileva le alte frequenze che il mio Philips 107P4 supporta; peccato sia solo un 17"). La scheda audio di default era la VIA integrata, ma con tre clic ho messo tutto a posto (non proprio tutto... dovrei fare un reboot per essere sicuro che funzioni, prima di mettermi a giocare con gli id di alsa). I repository per gli update non sono impostati automaticamente ma cliccando sull'applet degli aggiornamenti (chi non cliccherebbe su un'icona con un punto di domanda?) viene chiesto se si vuole impostare automaticamente un server per gli aggiornamenti e mi ha presentato il mirror italiano come predefinito; tasto destro sull'applet -> "Controlla aggiornamenti" e il punto di domanda diventa un punto esclamativo su sfondo rosso, clic, password di root, clic su "Aggiorna" e si aggiorna tutto; in questo modo però si aggiorna solo la distribuzione installata, mentre con una procedura simile partendo dal pannello di controllo è possibile aggiungere i repository dell'intera Mandriva e installare la solita infinità di cose. Contrariamente al plugin per gli mp3 e ai driver propietari, flash non è installato; l'installazione automatica di firefox fallisce e nei repo completi non ho trovato nulla che ci assomigliasse; comunque ho seguito l'installazione manuale di firefox che mi ha mandato ad una pagina dove era possibile scaricare un .rpm; salvato, doppio clic, password di root... e flash va. Il tema arancione di default di per sé non è male, ma per me è un po' troppo sparato, così ho cambiato con il tema gemello azzurrino (Ia Ora Free) e ho installato le care vecchie icone Tango, cambiato il layout delle barre degli strumenti ed il comportamento di nautilus e messo uno sfondo personalizzato per sentirmi un po' più a casa. Era presente il plugin per gli mp3 ma non quello per gli mpc, ma installando il pacchetto di gstreamer per musepack è andato anche questo. L'unico visualizzatore di immagini installato è f-spot, che ritengo pesante e macchinoso; installazione di eog e gthumb e anche questa è sistemata.



Alla fine
Impressione sicuramente ottima! Credo che la terrò su almeno per giocarci e imparare un po' meglio a gestirla. Negli ultimi tempi il futuro di Mandriva appariva un po' incerto a causa di alcune scelte commerciali e questioni finanziarie, ma non si può negare che il prodotto in questione sia di ottima qualità; servirà a rialzarne le sorti? Personalmente spero di si.

P.S.
Dopo aver risolto il problema delle schede audio (forse è la volta buona che ho imparato a giocare con gli index di alsa) e aver capito che buona parte del problema è dovuto all'uso di xine come backend per totem, ho provato ad aprire qualche video e ho scoperto che grazie all'ffmpeg già installato si apre un po' di tutto, compresi i wmv; problemi solo per un paio di video con audio aac.

Saturday, April 21, 2007

Notizie della settimana: Ubuntu e le altre

Come forse sapete già tutti questa settimana è stata ufficialmente rilasciata Ubuntu 7.04 "Feisty Fawn" con tutti i suoi derivati ufficiali (Kubuntu, Xubuntu, Edubuntu), su cui non ho però avuto tempo di preparare alcunché di serio; vi invito pertanto nel frattempo a guardare gli screenshot che, come sempre molto prontamente, sono apparsi su linuxquestions.org: [U] [K] [X] [E].
...ma non è stata l'unica! Questa settimana ha visto la luce anche la nuova Mandriva 2007.1 "Spring" nelle versioni gratuite Free (1 dvd con tutto e completamente open-source) e One (un cd live installabile in versione Gnome o Kde a scelta) e le versioni commerciali Discovery, Powerpack e Powerpack+; non essendoci ancora gli screenshot su linuxquestions.org ed essendo quelli sul sito di Mandriva relativi alle distribuzioni commerciali (non che siano poi così diverse da quelle free...) ve ne do io un paio presi con Virutalbox relativi alla versione Gnome di Mandriva One:

Tuesday, April 17, 2007

La sveglia che corre

Fate fatica a svegliarvi la mattina? Spegnete la sveglia e vi riaddormentate subito? Allora anche voi state sognando una sveglia così! Provate a prenderla la mattina mezzi assonnati mentre continua a suonare...



L'idea è nata all'MIT un paio di anni fa ed ora il suo creatore ha iniziato a commercializzarla. Prima o poi potrei farci un pensierino... :-P

Saturday, April 14, 2007

Nuova finestra informazioni in Minefield

La build odierna di Minefield (Firefox 3) porta una piccola novità visibile ad occhio nudo: un pannello di informazioni sulla pagina rinnovato. Nulla di rivoluzionario, ma rende un po' più accessibili alcuni tipi di informazioni e di impostazioni che nelle release attuali di Firefox, seppur presenti, sono di più macchinoso reperimento.
Ecco come si presentano attualmente le sezioni del pannello di informazioni sulla pagina:



...ed ecco come si presenta il nuovo pannello in Minefield oggi:



Ovviamente non vi sto a spiegare l'utilità del pannello nell'individuare link e immagini che spesso si vorrebbero tenere nascosti. ;)

Friday, April 13, 2007

Google Maps in 2d e mezzo

Piccolo aggiornamento per google maps. In caso non l'aveste notato, in alcune città negli USA e a Tokyo, le costruzioni, oltre ad essere delineate sul terreno, hanno iniziato ad assumere anche un aspetto più "verticale" del solito! Quello sotto è un piccolo esempio a San Francisco, ma vi invito a girare un po' e a scoprire le altre città.


Grazie a Google Earth Blog!

Wednesday, April 11, 2007

Compiz e Beryl di nuovo insieme!

Dopo mesi di discussioni, i leader delle due community hanno deciso di riunire i due progetti sotto un unico tetto. Perché questo è un bene?
  1. I due progetti stavano lavorando in direzioni diverse verso un obiettivo comune e in questo modo si uniscono le forze;
  2. è raro vedere progetti unirsi anziché dividersi e un simile atteggiamento non può che far bene alla comunità open source.
In pratica la comunità di compiz continuerà a lavorare alla base del progetto, sotto il nome di compiz-core, mentre Beryl e i progetti collegati confluiranno in compiz-extra, il tutto a favore di compatibilità e standardizzazione sempre più ampie mantenendo un alto livello di configurabilità e di estensibilità; e non dimentichiamo che tutto ciò si svolge sotto le ali di freedesktop.org, organismo che punta alla compatibilità tra sistemi e desktop manager diversi!

Virtualizzare: Virtualbox

Dopo la puntata di Qemu, ecco il secondo strumento che uso per virtualizzare sistemi in maniera semplice e veloce: Virtualbox!

Sviluppato dalla società tedesca InnoTek, è stato recentemente reso gratuito e rilasciato quasi interamente sotto licenza GPL, motivi per cui il programma ha avuto una rapida e discreta diffusione tra gli addetti ed i media specializzati. La parola d'ordine è semplicità: non offre (per i motivi citati nel precedente articolo) tutte le opzioni di Qemu, offrendo invece un'interfaccia chiara con pochi pulsanti ed un numero ragionevolmente limitato di opzioni. La creazione di nuove macchine virtuali avviene attraverso un wizard dove vengono chiesti il nome della nuova macchina virtuale, il tipo di sistema operativo emulato (tra una lista di varie versioni di linux, windows e altri, oppure un sistema generico), la quantità di memoria di sistema da emulare e l'immagine da usare come disco di boot (con la possibilità di crearne una al volo); altre opzioni configurabili in un secondo momento riguardano la possibilità di: scegliere la sequenza di boot, aggiungere altri dischi, avviare un'immagine di un disco floppy e/o un cd/dvd in fase di boot (praticamente indispensabile per l'installazione di un sistema operativo in una macchina virtuale vuota), redirigere l'output audio via alsa o oss, cambiare le caratteristiche della scheda di rete emulata ed eventualmente aggiungerne altre, attivare il controller usb (solo versione a sorgente chiuso) e attivare un server di desktop remoto rdp (solo versione a sorgente chiuso). A macchina virtuale avviata è possibile interagire col sistema in vari modi: montando un cd (immagine .iso o lettore del sistema host) o un floppy (immagine .iso o drive del sistema host) o un dispositivo usb del sistema host (previa modifica delle impostazioni di accesso ai dispositivi usb del sistema host su cui non mi dilungo), oppure sono disponibili varie combinazioni con un tasto denominato "Host" (di default il tasto ctrl di destra) per eseguire alcune combinazioni di tasti che andrebbero in conflitto con il sistema host (i vari ctrl-alt-del per Windows e ctrl-alt-Fx per i sistemi che usano X11) e come scorciatoie per alcuni eventi di sistema (reset, evento shutdown ACPI, etc...). Alla semplicità di utilizzo aggiungete il fatto che a parità di condizioni sul mio pc risulta spesso visibilmente più veloce di Qemu e avrete una risposta alla domanda su quale dei due programmi uso più spesso!

È disponibile per Windows e per Linux.

Friday, April 6, 2007

X-forward in Windows con Xming e PuTTY

Ingrdienti: Windows (XP/2003/Vista), PuTTY, Xming.

Scaricate e installate Xming e Xming-fonts, scaricate PuTTY e create una connessione SSH stando attenti ad attivare l'opzione "Enable X11 forwarding" nella sezione Connection -> SSH -> X11.

Lanciate ora il programma Xlaunch (dovrebbe esserci un collegamento nel menu che Xming si è creato nel menu Avvio) e lasciate pure le opzioni di default finché premendo "Finish" partirà il server X (mette un'icona nella barra di sistema).

Dal terminale lanciate ora qualche programmino di prova e dovreste ottenere qualcosa del genere:

Una possibilità interessante è quella di usare una finestra di dimensioni prefissate come root del server X, scegliendo la modalità "One Window" nella prima schermata e aggiungendo, ad esempio, il parametro "-screen 0 1024x768+125+100@1" nella terza schermata (documentazione); ora è possibile lanciare interi desktop manager (nell'esempio GNOME con il comando gnome-session) senza problemi, con risultati di questo tipo:

A me la cosa è già tornata utile in un paio di occasioni!

Tuesday, April 3, 2007

Ciao, sono l'X-forward via SSH!

"slogin -X -l nomeutente hostname"
Lo riconoscete? Disponendo di un sistema dotato di accesso SSH con le librerie X11 installate e collegandosi in remoto è possibile, tramite lo switch -X, o settando a yes i parametri ForwardX11 e ForwardX11Trusted nella configurazione di ssh (nella configurazione di sistema oppure nel file ~/.ssh/config), eseguire programmi sulla macchina remota utilizzando il proprio server X come output, cioè usare il programma sul proprio pc facendolo girare sul pc al quale ci si è collegati via ssh. Una volta eseguito il login è possibile testare subito l'X-forward lanciando programmini semplici tipo xclock, xcalc o xlogo sull'host remoto; le release più recenti (dalla 2.16) di metacity (il window manager predefinito di GNOME) aggiungono nel titolo della finesta il nome dell'host su cui il programma è in esecuzione. Inutile dire che una simile comodità richiede una larghezza di banda non indifferente, anche se con le moderne adsl si riescono ad ottenere buoni risultati.
È possibile sfruttare l'X-forward anche usando Windows, usando diverse combinazioni di programmi; in una prossima puntata spiegherò come farlo molto semplicemente usando Xming e PuTTY.

Saturday, March 31, 2007

Feisty: da Ubuntu secondo XF

Ecco una presentazione veloce e sintetica di quelle che secondo me sono le caratteristiche salienti dal lato utente desktop medio un po' geek ma non troppo di Ubuntu 7.04 Feisty Fawn, la prossima versione della distribuzione Linux più popolare degli ultimi tempi; non tutte le cose che presenterò potrebbero però essere presenti nel cd della versione ufficiale, anche se saranno disponibili nei repository.

GNOME 2.18
Nulla di rivoluzionario, come al solito, ma si porta appresso un paio di migliorie e accessori che ad un utente accorto potrebbero risultare utili, come Baobab (analizzatore grafico dell'utilizzo dello spazio su disco), il tool di cattura delle schermate con qualche funzione in più, due nuovi giochi - glchess (scacchi - di certo non la mia passione) e sudoku (ci perdo le ore!) - ed un altro paio di applicazioni la cui inclusione ha causato lunghe discussioni a causa delle dipendenze (Mono) che si portano appresso: deskbar (applet per il pannello per la ricerca multifunzionale, multi-engine e un po' multi-tutto) e Tomboy (note e appunti tipo wiki... io continuo a preferire i classici quadratini gialli tipo post-it!). Ovviamente la nuova versione si porta dietro anche qualche miglioramento in fatto di compatiblità e prestazioni, ma nulla di sconvolgente.

Gestore Driver Proprietari (restricted-manager)
Uno dei tool che mi ha suscitato più interesse, grazie alla sua chiarezza e semplicità di utilizzo; in pratica è un programmino che presenta una lista di driver e moduli proprietari che "potrebbero essere necessari per far funzionare al meglio il sistema" e permette di installarli e abilitarli/disabilitarli con un semplice clic del mouse, prendendosi cura anche dei vari file di configurazione da modificare (uno per tutti, lo xorg.conf per il 3d delle schede video nvidia e ati!). Un'altro tool disponibile in Feisty a cui l'inclusione del suddetto programma gioverà non poco è il semplice gestore degli effetti 3d (compiz...) importato da Fedora: una finstrella con un pulsantone "Enable Desktop Effects" di chiaro significato!

Installazione facilitata di codec multimediali (mp3, dvd, etc...)
Quando viene aperto un file multimediale per cui è disponibile un codec nei repository (questo non vale per i famosi win32codecs, essendo stati esclusi dai repository ufficiali per ovvi motivi di legalità) si apre una finestra che propone l'installazione dei pacchetti collegati. La sorpresa più grande? Il fatto che funzioni effettivamente e in due click!

Ubuntu-Restricted-Extras
Vi chiedete perché ad ogni installazione di ubuntu dovete perdere tempo ad installare tutti quei pacchetti utili nelle piccole cose di ogni giorno (Flash, i font di Windows, Java, i vari codec tra cui quelli di cui sopra)?? Un "sudo apt-get ubuntu-restricted-extras" e via!

Displayconfig-gtk
Segnalo anche l'arrivo di un piccolo tool grafico semplice per la configurazione di X; non è ancora finito, ma sembrerebbe una buona aggiunta per quelle volte che bisogna fare qualche piccola modifica e non si ha voglia di sporcarsi le mani modificando direttamente xorg.conf.

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Ci sono poi tutta una serie di modifiche "sotto il cofano" (kernel 2.6.20, Xorg 7.2, migliorie in upstart, python 2.5, ...) e "sulla carrozzeria" (il tema marrone e arancione è ancora un po' violento per chi non ci è abituato, ma è stato piacevolmente 'ingentilito' qua e là) su cui non mi dilungo non ritenendoli così interessanti dal punto di vista dell'usabilità, anche se molti miei colleghi potrebbero perdere ore parlandone.

Friday, March 30, 2007

Occhio ai cursori animati!

A chi legge questo blog probabilmente la cosa potrebbe suscitare più allegria che timore, ma la notizia è quella che un particolare file di cursore animato (.ani) messo sul desktop di Windows Vista (e di alcuni predecessori) riesce ad impallare il sistema imprigionandolo in un loop di continui riavvii di explorer (l'interfaccia grafica).

BetaNews
McAfee Avert Labs



Non l'ho ancora provato, anche perché non sono riuscito a trovare in giro un tale file, ma dovessi riuscire a recuperarlo ho giusto un Windows XP emulato pronto per provare una tale schifezza! :-D

Thursday, March 29, 2007

Virtualizzare: Qemu

Inizio parlando di Qemu, essendo il primo tool che ho usato.
Di semplice uso per cose semplici (ad es. il comando "qemu -m 256 -cdrom immagine.iso" lancia una macchina virutale con 256MB di memoria e l'immagine immagine.iso come contenuto del lettore cd-rom emulato), può risultare di gestione un po' più complicata per operazioni più complesse; in aiuto arrivano applicazioni come Qemu Launcher e Qemuctl.
Qemu Launcher si occupa di gestire tutte le opzioni possibili per la creazione e l'uso delle macchine virtuali con qemu, dalla scelta e la creazione dei dischi virtuali (un piccolo trucco: per usare il lettore del sistema host basta mettere come indirizzo del cd-rom il /dev/hdx corrispondente), alla configurazione delle eventuali schede di rete da emulare, alla scelta delle schede audio e video da emulare, alla configurazione del livello di emulazione hardware da usare.
Qemuctl si occupa di gestire alcune delle opzioni più comuni da eseguire a macchina virtuale già avviata, come montare un cd-rom o dare dei comandi particolari via tastiera (come ctrl-alt-del o ctrl-alt-backspace o i vari ctrl-alt-Fx); lo sviluppo di quest'ultimo non ha visto molti progressi, ma risulta tuttavia ancora utile.
Un tool più aggiornato che però non ho ancora avuto occasione di provare su debian (anche perché ultimamente uso sempre Virtualbox che sembra ottenere migliori prestazioni nella maggior parte dei casi) è Qemulator; se qualcuno avesse l'occasione di provarlo mi piacerebbe sapere che impressione ha avuto. Magari prima o poi proverò ad installarlo in Feisty, visto che è anche arrivato recentemente il pacchetto ufficiale.

...ma torniamo al nostro qemu nudo e crudo. Una volta scelte le opzioni per la nostra macchina virtuale e lanciata, ci si presenta una finestra che altro non è se ciò che vedremmo sullo schermo di un vero sistema e cliccandoci sopra si ha che tastiera e mouse controllano il sistema emulato finché non vengono premuti assieme ctrl e alt. Da qui in poi è possibile divertirsi con il sistema emulato facendo tutte quelle cose che non avreste mai coraggio di fare con un pc vero!


Buon divertimento e alla prossima puntata!

Wednesday, March 28, 2007

Virtualizzare: un po' per gioco un po' no

Da qualche mese ormai ho iniziato ad usare un paio di strumenti di virtualizzazione, nella fattispecie qemu e virtualbox (ovviamente per chi mi conosce, su linux, anche se entrambi sono disponibili anche per ambienti Windows); si tratta di due prodotti leggermente diversi, come già si può intuire dal nome.

Qemu
Qemu consiste in un vero e proprio emulatore, capace di simulare macchine di architetture diverse con uno o più processori (o core); ogni parte della macchina viene emulata, comprese la scheda video (Cirrus Logic GD5446 oppure una generica scheda vesa) , scheda audio (Sound Blaster 16 oppure ENSONIQ AudioPCI ES1370), scheda/e di rete e varie interfacce (seriale, parallela, dischi, etc...); dispone di un modulo acceleratore (kqemu) per l'emulazione di macchine x86 su host con la stessa architettura.

Virtualbox
A differenza di qemu, virtualbox si presenta più come uno strumento di virtualizzazione, ovvero, a livello pratico fa la stessa cosa, ma solo per i sistemi host e guest di architettura x86 e con ottimizzazioni mirate a riguardo; in particolare la scheda video emulata è solo compatibile vesa e la scheda audio simula un Intel integrata. Punto forte di virtualbox è l'interfaccia grafica per la gestione delle macchine virtuali, integrata nel programma e non affidata a tool di terze parti.

Perché ho scelto questi due tool? Un motivo sopra tutti: sono prodotti open source di non difficile utilizzo (al contrario di Xen, che al momento attuale è ancora un po' macchinoso).
Altri dettagli in un'altra puntata!

Tuesday, March 27, 2007

Divertirsi con Minefield (1)

Oggi ho scoperto una nuova funzionalità di Minefield (per chi non lo sapesse si tratta della versione di Firefox in via di sviluppo che diventerà Firefox 3) ed è da qualche minuto che continuo a giocarci come un bambino!
Grazie (suppongo) all'uso di cairo come libreria grafica, ora trascinando oggetti vari in giro per le pagine non si vede più un'anonima icona ma una copia vera e propria degli oggetti che si stanno spstando!
Giusto per fare un esempio pratico sono andato nel mio profilo di last.fm e ho trascinato l'icona di un album di Mike Oldfield direttamente nell'editor del blog (ovvaimente per cambiare tab con l'oggetto appresso basta restare per un secondo sul tab in cui si vuole andare senza mollare "la presa"); risultato:
Mike Oldfield – Surfing
Al di là del risultato, la parte infantile in tutto ciò sta nel fatto di iniziare a prendere e trascinare in giro testi e cose a caso e vedere interi pezzi di pagina che si spostano ridimensionandosi automaticamente in caso siano abbastanza grandi.

Monday, March 26, 2007

Un po' di ordine

Questo post vuole soprattutto essere un promemoria personale a proposito degli argomenti di cui mi piacerebbe parlare appena raccolgo un po' le idee:
  • X forwarding, questo sconosciuto;
  • Ubuntu Feisty: ne parlano un po' tutti, ma forse un motivo c'è;
  • Virtualizzazione: non solo per i server ma anche per i geek.
...e ovviamente qualunque altra cosa mi venga in mente!

Coming soon

Giusto per darvi un'idea di ciò di cui parlerò in futuro darò ora una descrizione sommaria del mio pc e di quello che deve sopportare giorno dopo giorno.

  • CPU: AMD AthlonXP 2400+ (Thoroughbred)
  • RAM: 2x512MB
  • Grafica: Nvidia GeForce 5200fx
  • Audio: Hercules Fortissimo II
Dischi:
  • hda 80GB: hda1 - ntfs 40GB (Windows XP SP2), hda2 - ntfs 25GB (file multimediali vari), hda3 - fat32 15GB (foto);
  • hdb 40GB: hdb1 - partizione estesa (hdb5 + hdb6), hdb2 - swap 1GB, hdb3 - reiserfs 9GB (Debian), hdb4 - vari 8.6GB (attualmente ext3 con Ubuntu Feisty), hdb5 - fat32 2GB (vecchia partizione di scambio), hdb6 - reiserfs 16GB (Debian /home);
  • hdc - DVD/RW;
  • hdd 80GB: hdd1 - ntfs 20GB (Windows Vista), hdd2 - 30GB jfs ("/opt/discarica", ovvero file grandi di vario genere, ad esempio le macchine virtuali).
Oltre ai 4 sistemi operativi mediamente installati mi diverto a giocare con Virtualbox, e attualmente ho altri 4 sistemi operativi installati in altrettante macchine virtuali: Windows XP SP2, Archlinux 0.8 (beta), Xubuntu 7.04 (beta) e Pardus 2007.1. Queste installazioni sono però soggette a veloci cambiamenti, e tra i vari SO già provati con Virtualbox ci sono: Fedora 7 test2, PCLinuxOS 2007-test2, SimplyMEPIS 6.5 RC2, Damn Small Linux (varie versioni), LinuxMint 2.2, ZenWalk Linux 4.2, Freespire 2.0 alpha 2U, Elive 0.6.5, Xandros 3.0 OCE e qualche altra che sicuramente mi sono dimenticato.

Insomma, se mi verrà voglia di parlarne, materiale non ne manca! ;-)

Si inizia!

Dopo qualche dubbio sulla possibilità di includere una sezione tecnologica nel mio blog personale ho deciso di separare definitivamente le due cose, e la scelta del blog aggiuntivo è ricaduta su google più che altro per la semplicità di manutenzione e per non dover creare un altro account in giro per il mondo.
Non so se inizierò subito l'avventura, ma intanto mi sono dato uno spazio dove farlo.

A presto,
F.